Banca online per 21 milioni di italiani

di Gianfilippo Verbani Commenta

Banca online per 21 milioni di italiani, quello che fanno e pensano gli italiani del conto digitale offerto dalle banche.


Gli italiani hanno cambiato volto e sono diventati molto più digitali di quanto si riesca ad immaginare. Hanno famigliarità con gli strumenti della banca online. 16 milioni di connazionali possiedono un conto digitale, il 70% della popolazione digitalizzata e il 57% dei coloro che possiedono almeno un conto corrente. 

Alla fine dei giochi gli italiani che hanno un conto corrente sono 21 milioni in totale e quasi la metà di loro hanno aperto un conto digitale negli ultimi due anni. Le statistiche dicono che chi ha un conto corrente online ha una disponibilità di spesa maggiore rispetto agli altri. L’identikit del correntista digitale è quello di un uomo (57,5%) che risieda nel Nord Italia.

Conto corrente 3 in uno con il conto online di Bancadinamica

A tracciare il profilo del correntista online e fornire uno studio dedicato ai conti correnti digitali ci ha pensato l’osservatorio Che Banca! che ha fatto un’indagine sull’evoluzione digitale dei servizi bancari. Uno dei dati più interessanti che emerge dalla ricerca è quello relativo all’uso complementare dei canali di vendita perché il 70% dei correntisti online si reca in banca almeno una volta ogni tre mesi il che vuol dire che la relazione umana come strumento per rinforzare la fedeltà dei clienti, è ancora molto importante.

Per quanto riguarda l’accesso al conto digitale diremo che l’81% dei correntisti digitali lo fa tramite computer, il 21,8% tramite mobile mentre 3 milioni di utenti usa addirittura con regolarità le applicazioni della propria banca. In futuro sarà interessante effettuare una ricerca specifica sull’evoluzione del canale mobile per fare le operazioni ma anche per la raccolta delle informazioni.

Quello che invece non decolla è il profilo Facebook delle banche che faticano a fari seguire dai clienti, per cui in realtà hanno un profilo social soltanto il 13% degli istituti di credito.