Banca Credem: può essere conveniente un mutuo a tasso variabile?

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Acquistare la casa. Ecco uno dei problemi più importanti che si pongono le giovani coppie in procinto di matrimonio. Situazione resa ancor più difficile dall’attuale situazione dei mutui in Italia, i costi delle abitazioni e gli stipendi che non sono mai abbastanza. Unico punto a favore è che ormai le offerte di mutui sono talmente tante che si ha solo l’imbarazzo della scelta, anzi, in taluni casi si rischia proprio di essere quasi frastornati dalla marea di mutui in circolazione e non riuscire più a scegliere.

La maggior parte della gente convinta che il mutuo a tasso fisso rappresenti un porto sicuro, lo preferisce al tasso variabile, certo di non perderci. Non è proprio così. Continuiamo a ripetere che un mutuo a tasso fisso è comunque sicuro: il tasso rimarrà quello per tuttta la durata di rimborso del prestito, tuttavia non possiamo affermare con certezza che sia la scelta più conveniente.

La scelta del finanziamento più adatto alle proprie necessità non è sicuramente da sottovalutare, soprattutto nel momento dell’acquisto della prima casa. Banca Credem ha diversificato la propria offerta di mutui, creando soluzioni che si possono avvicinare alle diverse richieste del cliente.

Ecco le soluzioni “variabili” pensate:

  • Mutuo Casa Tasso Variabile: mutuo pensato per il cliente che cerca una rata iniziale più bassa, disposto a rischiare la variazione dell’importo della rata nel corso del finanziamento.
  • Muto Casa Rata Fissa e Durata Variabile: rata fissa nel tempo, per una maggiore tranquillità senza però evitare il vantaggio di un tasso più conveniente rispetto al fisso. Gli eventuali cambiamenti del tasso di mercato non modificano l’importo della rata ma solo la durata del mutuo.Ricordiamo che il tasso variabile dei mutui è legato all’Euribor. Le oscillazioni dell’Euribor influenzano direttamente la rata del mutuo a tasso variabile. Tuttavia l’effetto verrà recepito solo dal momento dell’aggiornamento e graverà unicamente sul debito residuo. L’Euribor può variare sia a sfavore di chi paga il mutuo (aumento dell’Euribor) sia a favore (diminuzione).