Assicurazioni: Caro-Polizza, Agenti sul piede di guerra

di Gianfilippo Verbani Commenta


 C’è il sentire comune e la realtà dei fatti. Il primo, asserisce (attraverso il megafono garantito dalle associazioni dei consumatori) che le polizze assicurative in Italia hanno premi troppo cari; per non parlare del comparto RC Auto, dove le spese a carico dell’assicurato sono considerate -anche in rapporto al corrispettivo degli altri Paesi europei- elevatissime, fuori mercato (ed è per questo che in molti casi si muove anche l’Antitrust). La seconda non la conosciamo se non per quanto ci sia possibile immaginare: non crediamo che le compagnie abbiano interesse a “farci la cresta” più di tanto, specialmente ora che sono entrati sul mercato nuovi concorrenti pronti a stracciare i prezzi pur di acquisire clientela; non crediamo neppure, però, che nell’arco di vita di un automobile sia possibile pagarla due volte: la prima alla concessionaria, la seconda all’assicurazione.

Nella diatriba tra “sentito” e “reale” (o, quantomeno, “verosimile”), è sceso in campo un nuovo giocatore, che si schiera apertamente dalla parte dei consumatori. Sono gli agenti di assicurazione, che con questa mossa contano di smarcarsi da compagnie cui sono legati da un rapporto di lavoro. Lo SNA, sindacato che raccoglie circa 9mila (su un totale di 23mila) agenti assicurativi italiani, ha dato il via ad una raccolta di firme, da presentare ai Presidenti di Camera e Senato, contenente la sostanza di una petizione popolare: se saremo in 500mila (e, giura lo SNA, non ne mancano molti), voi uomini di Governo sarete tenuti ad ascoltarci nel lamento di chi chiede l’introduzione di qualche misura di contenimento dei costi assicurativi.

Uno stratagemma indispensabile per calmierare la crescita dei premi e contestualmente scoraggiare il fenomeno dell’abbandono: è in questa zona d’ombra, infatti, che proliferano le frodi, alcune delle tanto molto redditizie quanto truffaldine nei confronti della clientela. “Dal 1994, anche nonostante le liberalizzazioni, i premi per le polizze auto sono cresciuti del 173%“, commenta amaro Giovanni Metti, presidente SNA. “Chiediamo un rapporto più costruttivo con ANIA anche per la questione dei doppi (e più) incarichi al vertice, che aumentano i costi e quindi i premi”. La palla, insomma, passa dall’altra parte della rete…