Trasporto pubblico. La maggior parte la paga lo Stato

di Daniele Pace Commenta


 Il trasporto pubblico in Italia è sempre al centro del dibattito. Inesistente, ma soprattutto lo paga lo Stato. Non è una buona notizia per le tasche degli italiani. A denuciarlo Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani. Il rapporto dell’Osservatorio parla di anomalia europea. Oltre a pagare il biglietto, i cittadini pagano attraverso le tasse. Perché la vendita dei biglietti copre appena 37% dei bilanci. Poi ci deve pensare lo Stato.

La tassa occulta

Si tratta dunque di una tassa occulta. Lo Stato deve trasferire più di sei miliardi l’anno per il trasporto pubblico, sotto forma di sussidi. Si punta alla riduzione del traffico privato, ma così non va. I comuni devono fare di più. Ma è anche vero che lo Stato prima incassa, e poi dimentica di versare ai comuni il dovuto. In più, il trasporto pubblico non funziona quasi mai.
Nel resto d’Europa va meglio. Se compariamo Roma, dove i biglietti coprono appena il 26% dei costi, con Parigi, la realtà è amara. Nella capitale francese, con i biglietti si copre il 65%, a Londra il 55%.

I costi poi cambiano da città a città. A Milano il servizio costa il 27% in meno rispetto alla Capitale. Ed è meglio non proseguire il confronto con il resto dell’Europa.