Finanziamenti piccole imprese e grandi opere BEI-CDP

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La BEI, Banca europea per gli investimenti, e la CDP, Cassa Depositi e Prestiti, hanno siglato un importante accordo quadro avente come finalità quella di sviluppare e consolidare le attività di finanziamento a favore di piccole e medie imprese, gruppi imprenditoriali, Enti locali, società ed amministrazioni pubbliche. L’intesa CDP-BEI, tra l’altro, è in linea con quel coordinamento delle Istituzioni finanziarie, chiesto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, al fine di contrastare gli effetti della crisi sull’economia. Non a caso, la CDP in una nota mette in evidenza come siano tanti i piani ed i campi di azione con la Banca europea per gli investimenti: si va da collaborazioni congiunte nella realizzazione di strumenti finanziari e fondi, all’attività di promozione e diffusione di strumenti di finanziamento a seguito di incontri con gli enti territoriali e con gli Enti locali.

Sia la Cassa Depositi e Prestiti, sia la Banca europea per gli investimenti, adotteranno un modello di scambio di informazioni e di consultazione periodica senza però pregiudicare la rispettiva indipendenza delle due Istituzioni finanziarie.  D’altronde, da un lato c’è la Cassa Depositi e Prestiti che nel nostro Paese garantisce il finanziamento di progetti pubblici, grandi opere e fornitura di servizi pubblici, e dall’altro la Banca europea per gli investimenti che, con ben 355 miliardi di finanziamenti solo nel 2008, e di cui ben 45 miliardi destinati all’Italia, è in grado di garantire nell’Unione europea credito a lungo termine a favore di tutti quei progetti che vengano ritenuti validi e strategici.

Non a caso, Dario Scannapieco, vice Presidente della Banca europea per gli investimenti, ritiene che l’accordo quadro con la CDP fornirà un valido effetto anticrisi, e sarà in grado di fornire risorse alle piccole e medie imprese, alle grandi opere ma anche ai progetti di ricerca con l’obiettivo di dare sostegno alla ripresa economica. A sua volta la Cassa Depositi e Prestiti, a seguito della recente riforma normativa approvata dal Parlamento italiano, potrà portare a conclusione, attraverso lo scambio di reciproche esperienze con la BEI, le opere infrastrutturali che l’Italia sta attendendo.