Liberalizzazioni mutui: cosa cambia per gli italiani

di Gianfilippo Verbani 1


 Le ultime introduzioni delle riforme Monti hanno apportato qualche novità in materia di mutui e finanziamenti e, in particolare, sul fronte della sottoscrizione di linee di credito a supporto del mercato immobiliare, con abolizione del vincolo di apertura di un conto corrente nello stesso istituto di credito che ha erogato il mutuo, e con innovazioni per quanto concerne la sottoscrizione di polizze abbinate dallo stesso mutuo.

Ma andiamo con ordine: la prima novità riguarda fondamentalmente la possibilità di poter richiedere fruttuosamente un mutuo in un istituto di credito differente dal proprio, senza essere costretti ad accendere un rapporto di conto corrente nell’istituto erogante, al fine di canalizzare stipendio e rate del piano di ammortamento sullo stesso.

Il pagamento delle rate oggetto del programma di rimborso potrà così avvenire mediante RID su altra banca o su conto corrente postale e, chissà, magari anche attraverso il pagamento per cassa (modalità sempre piuttosto sgradita agli istituti bancari). L’innovazione dovrebbe comportare la possibilità di accedere a un più ampio ventaglio di prodotti creditizi, incrementando il livello di competitività del comparto e, di conseguenza, andando a procedere nei confronti di un potenziale calo del costo del denaro per l’utenza dei servizi finanziari.

La seconda novità riguarda invece le polizze sottoscritte in contemporanea alla stipula di un mutuo. In questo caso la banca non potrà obbligare il mutuatario a stipulare un contratto di assicurazione abbinato a un finanziamento da lei stessa erogato, ma dovrà presentare una serie di alternative equiparabili, all’interno delle quali il mutuatario sceglierà la più conveniente.

Novità che dovrebbero comportare un benefit evidente nei confronti delle tasche dei consumatori, con – si spera e si auspica – una riduzione dei prezzi dei principali prodotti venduti e collocati dagli istituti bancari italiani.


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