Decreto liberalizzazioni RC-Auto: cosa cambia dal 2012?

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il discusso decreto sulle liberalizzazioni approvato poco fa’ dal Consiglio dei Ministri prevede 444 articoli che intendono rilanciare i più diversi settori dal punto di vista della concorrenza e della presenza sul territorio. Parte degli sforzi del Governo si sono concentrati come si sa’ nell’ambito assicurativo; il settore, anche se quasi nessuno lo ricorda, non necessita di una vera e propria “liberalizzazione” poichè questa avvenne nel 1994 ma piuttosto possiamo parlare di un’azione volta a dare un seguito a quell’evento che non ha portato alcun beneficio ai consumatori.

Quando oggi i consumatori inneggiano alle liberalizzazioni come la soluzione per stimolare la concorrenza dovrebbero fare caso ai numeri di quello che è successo in passato per capire che quando un settore viene “liberalizzato” molto spesso (forse sempre?) non si ha alcun beneficio visto che vengono immediatamente creati i famosi cartelli, che si voglia crederlo o meno (difficile che certe coincidenze siano frutto del caso e del “libero mercato”). Il prezzo delle assicurazioni per l’appunto dal 1994 è aumentato dal doppio fino a cinque volte tanto secondo le indagini di mercato. Ben più quindi della semplice inflazione e ben più di qualsiasi giustificazione si voglia poter dare. Se l’effetto delle liberalizzazioni sui settori di cui discutiamo negli ultimi mesi sarà questo, allora tanti auguri Italiani.

Tornando alle assicurazioni, dopo il decreto liberalizzazioni cosa cambia? Uno dei problemi che affligge il sistema delle assicurazioni sono le frodi. Questo punto è stato ampiamente discusso ed il risultato è l’obbligo di comunicare i casi sospetti su cui le assicurazioni intendono svolgere approfondimenti all’Isvap in modo che ci si possa accertare che le agenzie stesse siano in prima fila contro la lotta alle frodi senza usare questa “scusa” per alzare i premi a dismisura.

Altro punto, riguarda gli obblighi degli agenti; per stimolare la concorrenza si ritiene che questi debbano proporre pacchetti assicurativi di almeno 3 compagnie diverse. Inutile dire che questo punto è completamente inutile ai fini della concorrenza; per indirizzare il cliente verso il proprio mandante, basta far si che gli eventuali altri gruppi assicurativi pubblicizzati risultino più costosi mostrando offerte poco vantaggiose. Prima ancora della legge, c’è  già il famoso inganno quindi, in puro stile Italiano, ma comunque vedremo se effettivamente ci saranno dei vantaggi e se così fosse saremo ben felici di cambiare idea su questo punto.

Viene introdotto poi un punto a completo favore delle assicurazioni stesse e forse per questo è quello che propone la soluzione più efficace; il controllo elettronico delle assicurazioni legate ai veicoli permetterà in collaborazione col ministero dei Trasporti un controllo a tutto campo riguardo la contraffazione delle polizze con un ritorno sicuramente interessante per le agenzie (si stimano in circa 3 milioni i veicoli non assicurati in Italia).