Viva Milan, la carta revolving per chi ha il cuore rossonero

di Gianfilippo Verbani Commenta


L’AC Milan è una delle poche società di calcio italiane ad interpretare il football alla maniera degli anglosassoni, cioè come business a 360 gradi. Basti pensare, gli appassionati ben lo sapranno, che tra gli ultimi acquisti rossoneri figurano i nomi di due fenomeni mediatici, oltreché calcistici, come il brasiliano Ronaldinho e David Beckham, e che la voce merchandising è uno tra i più significativi capitoli d’introito nel bilancio del club milanese.

Considerando quest’ottica, il Milan dev’essere stato ben lieto di poter “griffare” una carta revolving con il proprio nome ed il proprio stemma, ma c’è da credere che anche la finanziaria Compass, capace di mettere a segno (per proseguire con la metafora calcistica) un tale “colpo di mercato”, stia traendo giovamento da questa partnership.

Il “giochino” su cui si basa Carta Viva Milan è molto semplice, perché è identico a quello di tutte le altre carte revolving sul mercato: si richiede la tessera, e poi la si utilizza come fosse un serbatoio di liquidità da svuotare (utilizzandola) e riempire (rimborsando la rata mensile) ogni mese. Basta avere tra i 18 ed i 74 anni, risiedere in Italia e disporre di un conto corrente, necessario per effettuare questo tipo di operazioni di finanziamento.

Carta Viva Milan fornisce ai clienti un fido minimo di 1000 euro, dal quale si può prelevare la cifra desiderata “dirottandola” sul conto corrente – la commissione per l’erogazione diretta è l’1% dell’importo prelevato – o spendendola direttamente nei negozi che accettano pagamenti con carte di credito del circuito MasterCard – qui la commissione è del 4% -. Per “ricaricare” il serbatoio di cui sopra, Compass offre, nel caso di Carta Viva Milan, tre modalità: rimborsi mensili pari al 5% del tuo saldo (ovvero la quantità di denaro che si è prelevata); una rata fissa pari al 4% del fido oppure la possibilità di un saldo a fine mese.

Il tasso per la restituzione del credito che si è richiesto? In linea con il mercato, anzi inferiore – seppur di poco – alla media degli altri prodotti simili del settore: TAN 15,75%, TAEG (il tasso “effettivo”, ovvero quello che alla fine si andrà a rimborsare) 16,94%.