Come vincere un reclamo con la banca

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Negli scorsi giorni il quotidiano Libero ha compiuto un interessante approfondimento realizzando un vero e proprio vademecum su come sia possibile vincere un reclamo con la propria banca. Un’ipotesi certamente non remota, visto e considerato che secondo gli ultimi dati ufficiali dell’Associazione Bancaria Italiana (sul 2011), i reclami avanzati dai correntisti italiani nei confronti delle proprie banche sarebbero addirittura 160 mila.

Ma come aumentare le possibilità di ottenere quanto si richiede al proprio istituto di credito, ben consapevoli che una telefonata o una visita personale allo sportello non basta? Ecco le tre regole “d’oro” per vincere contro la propria banca.

Lamentatevi per iscritto

La prima cosa da fare è lamentarsi per iscritto, specificando tutti i dati personali, bancari e ricostruendo precisamente quanto è accaduto. Indicate anche le date e tutti gli altri elementi che possono permettere alla banca di non cadere in “confusione”. Nella vostra lamentela, evitate di dar sfogo a considerazioni personali o emotive (non apportano alcun valore aggiunto): esponete invece il tutto in maniera asettica e oggettiva. L’istituto di credito ha 15 giorni di tempo per rispondere.

Contestare ciò che è opportuno

Cercate di contestare qualcosa che può essere giudicato opportuno (meglio lamentarsi per il mancato rispetto di alcune condizioni contrattuali e per il risarcimento carta di credito rubata, che per la scortesia di un impiegato). Ad ogni modo, niente vi è precluso: il vademecum ricorda opportunamente come “i reclami possono riferirsi a lamentele, manifestazioni di disagio o contestazioni sull’operato della banca, dunque un campo vastissimo», Borsa, e gli enti di risoluzione stragiudiziale sono Camera Consob e Ombudsman finanziario. Oltre, naturalmente, agli organismi per la conciliazione obbligatoria”.

Tribunale

Se banca e arbitri non riescono a soddisfare la vostra richiesta, non vi rimane che arrivare in tribunale, pur facendo i conti con tempi biblici da parte della giustizia civile. Armatevi di pazienza e cercate, nelle more di una decisione del tribunale, di trovare una soluzione stragiudiziale con il vostro istituto di credito.