Quali sono le imposte che si pagano sul mutuo?

di Gianfilippo Verbani Commenta

Se il mutuo viene acceso da un istituto bancario, il cliente deve pagare una imposta pari al 2 per cento dell'importo complessivo. Se si tratta invece di un mutuo per l'acquisto di una prima casa, l'imposta è leggermente ridotta.


 Come abbiamo visto anche in alcuni post pubblicati in precedenza, il costo complessivo di un mutuo è in genere espresso dalla somma di una serie di elementi che, sommati insieme e trasformati in percentuale danno luogo al TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale.

Qual è il costo di un mutuo

> Che cosa sono l’Eurirs, l’Euribor, lo spread e il TAEG

Per capire però quanto costa il finanziamento ipotecario in totale è necessario prendere in considerazione anche altri elementi, i quali possono influire sulla gestione finanziaria complessiva del prodotto.

Quali sono le imposte che si pagano sul mutuo?

Ci sono ad esempio da considerare anche le imposte statali. Se il mutuo viene infatti acceso da un istituto bancario, il cliente deve pagare una imposta pari al 2 per cento dell’importo complessivo.

Se si tratta di un mutuo per l’acquisto di una prima casa, però, l’imposta è leggermente ridotta e si paga solo lo 0,25 per cento.

E’ opportuno sapere, però, che questa imposta statale viene trattenuta direttamente dalla banca che eroga il finanziamento, per cui la somma che viene effettivamente versata al cliente è in genere inferiore all’importo totale concesso sulla carta.

Un altro aspetto da considerare, inoltre, è quello secondo cui se il mutuo viene concesso da intermediari finanziari che non siamo organizzati sotto forma di banca, le imposte richieste e le condizioni contrattuali potrebbero essere meno favorevoli, cioè prevedere dei costi più alti.

Il costo delle imposte che gravano sul mutuo può però in un certo senso essere recuperato dai mutuatari attraverso il meccanismo delle detrazioni fiscali.