Prestiti ristrutturazione – Consigli e proposte dell’estate 2014

di Gianfilippo Verbani Commenta

Due possibili soluzioni per accedere ad un prestito ristrutturazione nel corso dell'estate 2014 sono quelle offerte da società finanziarie come Findomestic e Rataweb. Si potrà anche beneficiare delle agevolazioni fiscali.


 In un post pubblicato prima di questo ci siamo chiesti se per coloro che hanno necessità di ottenere della liquidità aggiuntiva sia più conveniente in genere sottoscrivere un mutuo o un prestito. In verità non esiste sempre una risposta univoca, ma i consumatori sono invitati a considerare l’importo e la finalità del credito, come anche gli interessi applicati, valutando approfonditamente il TAN e il TAEG.

E’ più conveniente sottoscrivere un mutuo o un prestito?

In questo periodo, tuttavia, se la motivazione per cui si richiede il credito è quella di compiere dei lavori di ristrutturazione sul proprio immobile, un’altra variabile da prendere in considerazione è anche la possibilità di richiedere le relative agevolazioni fiscali, il cosiddetto bonus ristrutturazione, possibile solo in caso di accensione di un prestito.

Le migliori offerte di prestiti ristrutturazione di Luglio 2014

Due diverse soluzioni per accedere ad un prestito ristrutturazione nel corso dell’estate 2014 sono quindi quelle offerte da società finanziarie come Findomestic e Rataweb.

Findomestic ad esempio propone una soluzione di credito immobiliare per l’acquisto di un box o per ristrutturazioni. Il prestito si caratterizza per:

  • zero spese di istruttoria
  • zero incasso rata e imposta di bollo – sostitutiva
  • importi fino a 60.000 euro rimborsabili in massimo 120 rate mensili
  • interessi pari ad un TAN dell’8,70 per importi fino a 30.000 euro e 8,80 per cento per importi superiori
  • firma digitale.

Rat@web, invece, si caratterizza per un credito personale ristrutturazione dalle seguenti specifiche:

  • importi fino a 30.000 euro rimborsabili in 84 rate mensili
  • tasso annuo nominale – TAN – al 7,10 per cento per importi fino a 20.000 euro o  al 7,65 per cento per importi superiori.