Prestiti INPS a dipendenti e non

di Daniele Pace Commenta


Anche gli enti di previdenza sociale entrano nel mondo dei prestiti ai suoi iscritti. Non è una novità in assoluto, ma oggi le condizioni sono ancora più vantaggiose, con il nuovo regolamento 2017 dell’Inps. I prestiti sono sia diretti, dell’ente stesso, che indiretti, da parte di finanziarie convenzionate.

Con il nuovo regolamento, si introducono gli aumenti dei tetti ai prestiti di 4 anni, ma anche i prestiti per l’acquisto della casa dei figli. Il nuovo tetto è di 8000 euro. Poi altre novità sono sull’introduzione della rimodulazione e delle sospensione del pagamento delle rate, qualora il lavoratore avesse dei problemi. L’INPS ha aumentato le possibilità per i lavoratori nel contrarre i prestiti, per venire incontro a chi ha bisogno. A questo sono mirati i nuovi prestiti di massimo 4 anni per i propri dipendenti, da Gestione Magistrale e delle poste italiane. Le principali novità sono sui tassi agevolati al 4,50% annuo, con TAEG al 4,76%. Inoltre, questa nuova formula di microcredito ai dipendenti, non necessità di finalità, e può essere richiesto senza nemmeno dichiararne gli obbiettivi.

Inoltre, per il prestito di Gestione Magistrale non bisogna essere nemmeno dipendenti pubblici, anche se serve l’iscrizione al Fondo Credito. Il Piccolo prestito Gestione Fondi Poste Italiane è invece riservato ai dipendenti di Poste.