Prestiti e Mutui: sofferenze boom

di Gianfilippo Verbani 2


 Non sono buone notizie quelle che giungono dal supplemento al Bollettino statistico di luglio della Banca d’Italia. Nel rapporto si legge infatti che le sofferenze bancarie nello Stivale continuano a crescere, ossia sono in costante aumento tutti coloro i quali, avendo acceso un prestito personale di qualunque entità e tipo (ivi compresi i mutui per l’acquisto di abitazioni), sono “costretti” dalla propria situazione economica a chiedere il salto di almeno una rata di pagamento, fino all’estremo di coloro i quali perdono il bene acquistato perché proprio non sono in grado di rifonderne il valore concordato con il venditore. Non certo un dato lusinghiero per un Paese, il nostro, che si è sempre vantato della solidità del proprio debito privato a fronte di un debito pubblico invece preoccupante.

Passiamo ai dati contenuti nel supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia, che testimoniano di come a luglio le sofferenze abbiano superato quota 70 miliardi (70,061) con una sensibile crescita rispetto ai 68,597 di giugno ed una vera e propria esplosione se il paragone lo si fa con i 50,582 del luglio 2009, circa il 40% in più in un solo anno. In aumento anche il credito concesso alle famiglie, a luglio ammontante a 579,4 milioni rispetto ai 576,2 di giugno, con i mutui per l’acquisto di abitazioni in crescita: a luglio i prestiti superiori a 5 anni ammontavano a 342,9 milioni.

Tutti questi dati per dire che c’è una situazione da tenere sotto controllo: se è vero infatti che i mutui sono principalmente investimenti in chiave futura, e stanno “tirando” perché è questo il miglior momento per acquistare (il mercato è fermo, i prezzi scendono e si possono fare buoni affari), è vero anche che il dato sulle sofferenze attesta la crisi di un intero settore, dal momento che i debiti che non possono essere onorati sono destinati a dover essere “salvati” (e saldati) da qualcuno d’altro.


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