Pignoramento casa in comproprietà

di Daniele Pace Commenta

Quando la casa è in comproprietà, ed uno dei due proprietari ha un debito con l'Agenzia delle Entrate, il proprietario non debitore potrebbe rischiare parte del suo capitale.


 Quando la casa è in comproprietà, ed uno dei due proprietari ha un debito con l’Agenzia delle Entrate, il proprietario non debitore potrebbe rischiare parte del suo capitale. Infatti, nel caso di pignoramento dell’immobile, l’Agenzia delle Entrate dovrà provvedere alla notifica al comproprietario del pignoramento, e poi procedere al tentativo di divisione dell’immobile. Nel caso questa divisione non fosse possibile, al comproprietario non debitore dovrà essere versato il 50% del ricavato della vendita all’asta, e se il prezzo non dovesse essere soddisfacente o confacente alla spesa sostenuta, il comproprietario si vedrebbe penalizzato sul capitale investito.

Naturalmente, l’asta ha efficacia solo previa notifica a tutti i comproprietari dell’immobile, per proteggerli dall’aggressione al bene pignorato.

È il codice di procedura civile che viene applicato in questo caso, e una sua eventuale inadempienza, porta alla nullità dell’azione dell’Agenzia delle Entrate. In concomitanza, i comproprietari dell’immobile non possono autorizzare il debitore alla separazione della proprietà senza l’accordo del giudice.

Nella notifica, l’Agenzia delle Entrate deve tentare la divisione, ove possibile dell’appartamento in più immobili. Cosa che può risultare semplice per una villetta, ma meno praticabile per i piccoli appartamenti. Nel caso di beni indivisibili, l’Agenzia deve indicare le indicazioni del creditore pignorante, e tutti i dati relativi al pignoramento del bene.