Manca solo l’annuncio ufficiale per i bonus edilizi 2026 in Italia

Pare siano dietro l’angolo i bonus edilizi 2026 tanto attesi da diversi italiani. Il governo italiano sta valutando la possibilità di prorogare l’attuale sconto fiscale del 50% per le ristrutturazioni delle abitazioni principali, evitando così che scenda al 36% come previsto per il 2026. La notizia è stata comunicata dalla viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava.

bonus edilizi 2026

Lo scenario attuale e i rischi dei tagli per i bonus edilizi 2026

Le agevolazioni fiscali per il settore edilizio sono a rischio di forti riduzioni. Nello specifico, la manovra 2025 prevede che la detrazione per le ristrutturazioni delle abitazioni principali passi dal 50% al 36%. Inoltre, è necessario che lo sconto per le seconde case scenda dal 36% al 30%. Infine, è opportuno che vengano ridotti o eliminati altri bonus, come il bonus mobili (attualmente al 50% con un tetto di spesa di 5.000 euro), il bonus barriere architettoniche (75%) e il Superbonus (65%).

Questa prospettiva di tagli preoccupa il settore edilizio, poiché potrebbe frenare il mercato delle ristrutturazioni e incentivare il lavoro in nero. Inoltre, una riduzione degli incentivi rischierebbe di rallentare il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla direttiva europea “Case Green”, che mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

La possibile proroga

Il dibattito in corso nel governo si concentra sulla possibilità di mantenere l’attuale aliquota del 50% per le ristrutturazioni delle prime case, riconoscendo l’importanza di sostenere le riqualificazioni abitative e di contrastare l’evasione fiscale. La decisione finale è ancora in fase di studio, ma la discussione apre uno spiraglio per la conferma delle agevolazioni oltre il 2025.

L’obiettivo è quello di ammortizzare i tagli previsti per il prossimo anno, ma si tratta di un’operazione complessa all’interno della prossima legge di Bilancio. La conferma di queste misure per un altro anno comporterebbe un costo stimato di poco più di due miliardi di euro, una spesa significativa che il governo sta valutando in termini di fattibilità e priorità.

Oltre a considerare la proroga delle attuali agevolazioni fiscali, il governo sta valutando un’altra opzione a sorpresa: il ritorno alla rateizzazione in cinque anni per alcuni bonus edilizi, al posto delle attuali dieci rate. Questa mossa, tuttavia, è considerata più complessa della semplice proroga, poiché ha significative implicazioni per le finanze pubbliche. Poco più di un anno fa, il governo aveva esteso la rateizzazione a dieci anni proprio per alleggerire l’onere immediato sui bilanci statali. Il ritorno alle cinque rate comporterebbe una maggiore concentrazione dei costi in un periodo più breve, rendendo questa opzione più difficile da attuare.