L’IVASS boccia i comparatori di assicuarazioni

di Gianfilippo Verbani Commenta

Ecco i risultati dell'indagine compiuta di recente dall'IVASS sullo stato e il funzionamento dei cosiddetti comparatori assicurativi.


 L’IVASS, l’Istituto di vigilanza sulle società di assicurazione ha compiuto nell’ultimo periodo una indagine sullo stato e il funzionamento dei cosiddetti comparatori assicurativi, ovvero quei numerosi siti online che hanno come scopo il confronto sistematico delle tariffe fornite dai diversi operatori del settore, il cui scopo è quello di orientare gli utenti verso la stipula di una o di un’altra assicurazione. 

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I risultati ottenuti da questa indagine dell’IVASS non sono pero incoraggianti per i consumatori che normalmente fanno uso di tali strumenti online. L’IVASS ha infatti rilevato una serie di criticità. La prima di queste riguarda ad esempio la presenza di numerosi banner di pubblicità e inserzioni, che possono confondere i navigatori alla ricerca di notizie certe.

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La seconda invece consiste nel fatto di dare una maggiore evidenza ad alcune imprese piuttosto che ad altre, quelle con cui magari si sono conclusi accordi e dalla quale si ricevono provvigioni.

La terza criticità consiste poi nell’offrire molte volte delle comparazioni e dei confronti non omogenei, ovvero basate su un numero fisso di parametri. I risultati della comparazioni, di conseguenza, quando non avvengono tra prodotti omogenei, sono arbitrari. Per questo motivo l’IVASS stesso ha chiesto degli interventi correttivi da applicare entro il 31 di gennaio 2015.

I risultati dell’indagine dell’Autority sono stati pubblicati sul sito e hanno riguardato al momento 6 diversi siti comparativi, i quali hanno nomi come Chiarezza.it, Comparameglio.it, Facile.it, Segugio.it, 6Sicuro.it e Supermoney.it. Chiarezza, trasparenza e criteri di comparazione sono quindi al centro di questa ultima indagine effettuata.