Le rivalutazioni automatiche oggi in Corte Costituzionale

di Daniele Pace Commenta


 Oggi la Corte Costituzionale esaminerà gli aspetti sulla rivalutazione automatica delle pensioni, dopo la richiesta di tribunali e Corte dei Conti per un esame del decreto Poletti. Forse la Corte arriverà ad una soluzione già nel pomeriggio, ma intanto si fanno i conti sui costi, attorno ai 30 miliardi, su un’eventuale bocciatura. Dall’altra parte c’è però l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni che lascia moltissimi dubbi, sia per un tetto che ormai si sta avvicinando ai 70 anni, età impensabile fino a qualche tempo fa, e sia perché, giustamente, molti fanno notare come non tutti i lavoratori potrebbero sostenere un simile limite. Anche il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, fa notare come alcuni lavori siano molto più logoranti di altri. È per questo che ci si è rivolti alla Corte che dovrà decidere sulle rivalutazioni automatiche indiscriminate decise dagli allora governi Berlusconi e Monti. I richiedenti puntano ad un rinvio dell’entrata in vigore, in modo da poter avviare il dibattito parlamentare e cambiare queste regole, piuttosto assurde per logica e applicazione. Ma c’è anche il discorso della rivalutazione automatica per adeguare le pensioni all’inflazione, che la Corte aveva già bocciato. Ma il nuovo decreto ad hoc, dopo la bocciatura, è finito di nuovo per approdare in Corte, per un giudizio di legittimità.