Italiani, è tempo di credere nei fondi pensione

di Gianfilippo Verbani Commenta


Siamo tutti ormai rassegnati alla prospettiva di dover far fronte ad una crisi economica planetaria, dalle proporzioni catastrofiche.

Ce lo ripetono ogni giorno i giornali, cui fanno eco – pur con i distinguo e le esortazioni alla fiducia del caso – i Governi.

Ma anche molti imprenditori non si tirano certo indietro dal farne nota, cavalcando l’onda un po’ per evidenza (quanti tra loro non stanno ricevendo i pagamenti dovutigli da altre aziende?) un po’ per convenienza. Un momento storico di questo genere, può essere affrontato in due soli modi: abbandonandosi al panico, oppure interpretandolo come opportunità per rilanciare.

Vediamo quali sono le strade percorse, e quelle percorribili, per i risparmiatori italiani.

I dati ci dicono che, ad oggi, le assicurazioni si vedono costrette a confrontarsi con la marea montante della sfiducia: se affrontiamo il discorso dal punto di vista dei piani previdenziali, ad esempio, scopriamo che molti tra i contraenti, proprio perché “presi dal panico”, preferiscono ridimensionare la quota da destinare al risparmio gestito (quella che andranno a recuperare al momento del pensionamento) per far fronte alle esigenze di spesa corrente. Questa opzione, che non possiamo di certo definire lungimirante, è la scelta effettuata da una parte ancora marginale dei risparmiatori. Il problema, però, è che questo “margine” evidenzia un preoccupante trend di crescita.

E questo proprio quando sarebbe invece ora di pensare “avanti”, scommettendo sui fondi pensione ed in particolare sui fondi azionari. Questo è vero, in particolare, per i lavoratori più giovani. La quota di TFR che il datore di lavoro è “costretto” a pagare alla compagnia con cui si sottoscrive il fondo, infatti, è fissa. Ma, come potrete intuire, a parità di somma investita sono ben più di prima le quote (di azioni) che si possono acquistare ora, con le Borse ai minimi, piuttosto che qualche mese addietro. Certo c’è bisogno, oggi più che mai, della consulenza di un esperto. Ma il gioco sembra davvero valere la candela.