Il costo della spesa sta aumentando in Italia: torna a crescere l’inflazione

Abbiamo la conferma sul fatto che il costo della spesa stia aumentando in Italia, al punto che, tra una cosa e l’altra, starebbe tornando a crescere l’inflazione. Insomma, senza girarci attorno possiamo dire che l’inflazione sia tornata a salire a giugno, invertendo la tendenza di maggio a causa principalmente dei rincari dei beni alimentari. L’indice Istat che misura il costo della vita è aumentato dello 0,2% rispetto a maggio e dell’1,7% su base annua (contro l’1,6% di maggio).

Il principale fattore che ha spinto l’inflazione verso l’alto è l’accelerazione dei prezzi degli alimentari non lavorati, che sono passati da un aumento del 3,5% al 4,2%. Di conseguenza, anche il “carrello della spesa” – che include alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona – ha continuato a crescere, passando dal +2,7% al +2,8%.

costo della spesa

L’impatto sui consumatori per il nuovo costo della spesa

Le associazioni dei consumatori e alcuni esponenti politici hanno espresso forte preoccupazione. L’Unc ha definito i dati “pessimi”, sottolineando come l’aumento delle spese obbligate (quelle non rimandabili) rappresenti una “stangata” crescente per le famiglie, in particolare per quelle meno abbienti.

Secondo l’Unc, un’inflazione all’1,7% si traduce in un aumento complessivo della spesa di 630 euro per una coppia con due figli. Di questi, 337 euro sono imputabili al carrello della spesa, con 320 euro specificamente dedicati a prodotti alimentari e bevande analcoliche.

Tra i prodotti con i maggiori rincari, abbiamo una selezione che vale la pena prendere in considerazione oggi, considerando il fatto che a detta di Assoutenti ci sarebbero incrementi significativi per diverse voci. Basti pensare a burro al +19,7%, caffè al +24,8%, formaggi e latticini al +6,3%, uova: +7,2%, frutta fresca al +7,2% (con gli agrumi che registrano un +15,8%), pomodori al +7,4% e gelati al +4,6%.

C’è poi anche un impatto sulle vacanze estive. A tal proposito, vale la pena citare il Codacons che ha invece posto l’attenzione sulla “stangata” che colpirà le vacanze degli italiani, con aumenti marcati per voli nazionali al +38,7%, tariffe traghetti al +19,6%, pacchetti vacanza nazionali al +8,7%, alberghi: +2,9% e villaggi vacanza al +3,6%.

Non sono mancate le reazioni dal mondo politico. Dario Carotenuto (M5S) ha definito i 320 euro in più per la spesa un “salasso“, evidenziando come “l’unica cosa che non aumenta sono i salari”. Similmente, Tino Magni (Alleanza Verdi e Sinistra) ha criticato il governo affermando che “da quando governa Giorgia Meloni aumenta tutto meno che gli stipendi e le pensioni degli italiani e a pagare sono sempre gli stessi.”

Di sicuro, in questo momento storico l’aumento del costo della spesa rappresenta un duro colpo per tante famiglie in Italia.