Come si è evoluta la bolletta del gas

di Gianfilippo Verbani Commenta


La bolletta legata alla fornitura del gas ha subito numerose evoluzioni anche temporali. Prima era trimestrale, poi è diventata bimestrale e adesso si può avere anche mensile. Di recente sono state introdotte delle modifiche che la rendono anche più leggibile. 

La bolletta del gas, che sia mensile, trimestrale o anche meno frequente, ha una periodicità che dipende dalla maggior tutela, dal rispetto delle soglie minime definite dall’AEEGSI e dalle regole che definiscono i conguagli. La bolletta quindi è:

  • mensile per i consumi oltre i 5.000 standard metri cubi all’anno ad eccezione dei mesi in cui i consumi sono inferiore del 90% rispetto ai consumi medi mensili. Questi clienti devono ricevere soltanto bollette calcolate sui consumi effettivi;
  • trimestrale per consumi compresi tra 500 e 5000 standard metri cubi all’anno ma in questo caso possono ricevere anche il conguaglio ogni 6 mesi;
  • quadrimestrale per consumi fino a 500 standard metri cubi/anno e il conguaglio ci deve essere almeno una volta all’anno.

Siccome la bolletta più consistente è quella mensile, bisogna operare sulla bolletta mensile per avere un buon risparmio. La soluzione è quella naturalmente di ridurre i consumi ma si possono valutare anche le opportunità offerte dal mercato libero che fa risparmiare decine di euro ogni anno.

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I vantaggi per chi sceglie questo contratto sono diversi, per esempio l’inclusione di una polizza contro guasti di casa di ENI SOS Casa, oppure tariffe ENI LINK e altri bonus monetari.

Un esempio di bolletta del gas mensile è quello di Energia 3.0 di ENGIE che prevede una fatturazione pianificata per l’ano.