Come ottenere un mutuo 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Anche se la stretta creditizia sta facendo sentire i suoi pesi più gravosi sul mercato immobiliare, andando a impedire a un nutrito gruppo di potenziali acquirenti l’effettuazione di una transazione di acquisto della prima o della seconda casa di proprietà, ottenere un mutuo non è difficile: ecco una breve serie di spunti che vi potranno consentire un più facile accesso al finanziamento bancario.

  • Siate trasparenti: la prima regola è una semplice buona abitudine di condotta. Siate il più trasparenti possibile nei confronti della vostra banca, evitando di celare eventuali problemi passati e, soprattutto, descrivendo accuratamente l’operazione che intendete effettuare. Il consulente bancario saprà certamente consigliarvi la soluzione migliore per giungere al vostro obiettivo.

 

  • Storia creditizia: chi ha avuto problemi nella restituzione di prestiti passati può avere nuove difficoltà nell’accesso al mutuo. Anche in questo caso, è bene palesare la situazione con il proprio consulente bancario il quale, accedendo ai dati delle Centrali Rischi, verrebbe comunque a conoscenza dei pregiudizi di cui sopra.

 

  • Giovane è meglio: l’età del richiedente è fondamentale per poter fruire di un piano di ammortamento più o meno lungo. Di norma le banche impediscono di contrarre un mutuo il cui rimborso termini oltre i 75 – 80 anni di età anagrafica del debitore principale (vedi anche il nostro approfondimento sui fondi solidarietà mutui prima casa).

 

  • Reddito: la rata del mutuo non deve convenzionalmente superare un terzo del reddito netto disponibile. Chi ha redditi più elevati (e dimostrabili) potrà pertanto ottenere il mutuo più facilmente. Sono in linea di massima favoriti, inoltre, i dipendenti pubblici piuttosto che quelli privati, o i liberi professionisti.

 

  • Valore dell’immobile: è molto importante che il valore dell’immobile indicato nel compromesso di vendita non sia molto difforme da quello rilevato dal perito bancario. Il calcolo del loan-to-value (cioè, la percentuale di finanziamento, sul valore dell’immobile) è infatti effettuato sul valore calcolato del perito che, se inferiore a quanto stabilito nel preliminare, potrebbe pertanto impedirvi di conseguire il finanziamento desiderato.