Classifica paesi con tassi più alti al mondo

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Negli ultimi anni il mercato internazionale dei tassi di interesse ha sperimentato fasi di alti e bassi, spesso andando ben al di là dei reali fondamentali economici dei paesi. La crisi finanziaria nell’area euro, che ha avuto i suoi picchi sul finire del 2011 e nell’estate del 2012, ha favorito il consolidamento del fly-to-quality, ovvero gli investitori hanno fatto incetta di titoli considerati “sicuri” (come i Bund tedeschi) creando i presupposti per un crollo dei tassi. Tuttavia, altri paesi hanno sofferto oltremodo questa fase di incertezza, finendo per pagare tassi altissimi (periferia europea).

Oggi il mercato dei tassi sembra si stia normalizzando. I rendimenti dei titoli più sicuri (Bund, T-Bond Usa, Gilt, etc.) sono in costante aumento da mesi (leggi anche Tassi Bund tedeschi sfiorano il 2% ai massimi da 17 mesi), mentre quelli dei titoli più rischiosi sono in calo. Tuttavia, la recente crisi dei mercati emergenti ha peggiorato la situazione in molti paesi ad elevato tasso di sviluppo, spingendo le banche centrali a mettere in campo importanti strette monetarie. Alla luce di questi avvenimenti, quali sono oggi i paesi che pagano i tassi più alti al mondo?

Al top di questa speciale classifica dei tassi di interesse ci sono due paesi africani. Si tratta della Nigeria, che paga il 13,56% sui bond decennali, e il Kenya, che è appena dietro con tassi al 12,2%. Sul podio si colloca il Brasile, che ha da poco alzato i tassi al 9%. I bond pubblici di Brasilia pagano il 12,1%, anche se la moneta locale si sta svalutando molto. Appena dietro c’è il Pakistan, che presenta tassi decennali all’11,5%, e poi c’è il primo paese europeo che chiaramente è la Grecia.

Atene, che tra il 2010 e il 2012 ha pagato anche tassi del 30%, deve fare i conti con un pesante costo del debito. I tassi decennali del paese ellenico sono al 10,5%. Dopo la Grecia troviamo appaiate Venezuela e Turchia con tassi al 10%. Poi Vietnam 8,9%, India 8,6%, Indonesia 8,5%, Sudafrica 8,3%, Russia 7,7%, Colombia 7,4%, Perù e Slovenia 6,8%, Ungheria e Portogallo 6,7%, Islanda 6,4%, Messico 6,3%, Cile e Croazia 5,3%, Romania 5,25%, Nuova Zelanda 4,65%, Polonia 4,6%, Spagna 4,47%, Italia 4,35%, Thailandia 4,3%, Lituania 4,1%, Irlanda 4,07%, Israele 4,06%, Cina 4,02%.