Carta di credito, come contestare le spese?

di Gianfilippo Verbani Commenta

Cinque mosse da fare se le spese sono troppo alte senza un motivo.


Quale procedura occorre seguire per contestare le spese della propria carta di credito, nel caso in cui si rivelino eccessive?

Ecco un utile vademecum:

  • Leggere il contratto e le comunicazioni: ogni carta di credito osserva condizioni contrattuali diverse, anche se erogata dalla stessa banca. Nel contratto devono essere esplicitati i costi applicati: quota annuale, maggiorazioni per i rifornimenti di carburante e per il prelievo di contante al bancomat sono voci spesso presenti nei contratti.
    L’emittente può modificare il contratto informandovi delle variazioni via posta o e-mail.
  • Conservare ricevute delle spese effettuate.
    Nei negozi, vi verrà assegnata una copia della transazione effettuata; per gli acquisti online, riceverete una mail in cui è specificato che l’acquisto è avvenuto con carta di credito.
    Annotare dunque data, importo ed oggetto acquistato sul computer è fondamentale: avrete un promemoria sempre aggiornato.
  • Consultare l’estratto conto della carta di credito ricevuto per posta.
    Numerose banche e società emittenti consentono di consultare l’estratto conto del mese in corso online. Le spese sono riportate pochi giorni dopo aver utilizzato la carta. Registratevi sul sito apposito: controllerete le spese e verificherete gli addebiti ingiustificati.
  • In caso di addebiti incongruenti, non bisogna telefonare al call center, ma scrivere una raccomandata con ricevuta di ritorno all’emittente della carta di credito specificato sul regolamento della carta stessa. Le leggi bancarie sono molto restrittive: questo tipo di comunicazione è l’unica ad avere valore legale e che può essere esibita come prova nei contenziosi fra voi e l’istituto di credito.
  • Rivolgersi all’arbitrato Bancario-Finanziario: gli istituti finanziari sono tenuti a rispondere ai reclami entro 30 giorni dal ricevimento del reclamo. Se la risposta non vi ha convinto o se, superato il termine comprovato dalla ricevuta di ritorno, non avete ricevuto risposta, inoltrate all’arbitrato il modulo che potete scaricare dal sito. L’arbitrato permette di risolvere la questione in circa tre mesi.