Le caratteristiche del finanziamento ‘Doppio Quinto’

di Gianfilippo Verbani Commenta

Analisi della tipologia di prestito adatta a coloro i quali si trovano a dover fronteggiare un pignoramento e necessitano di immediata liquidità.


Appare possibile ricevere sino a due quinti dello stipendio, che vengono poi detratti direttamente dalla propria busta paga? La risposta è ‘Si’. La domanda è legata alle caratteristiche e alla fenomenologia di un finanziamento che prende il nome di “doppio quinto”. Questa si configura come una soluzione che occorre valutare con attenzione per un motivo molto semplice. Richiede un importante impegno economico. Nel contempo, però, il finanziamento doppio quinto può portare a numerosi vantaggi.Andiamo con ordine. Il ‘doppio quinto’ rappresenta una modalità di prestito che le banche consigliano ai lavoratori dotati di un contratto a tempo indeterminato. In confronto alla classica cessione del quinto, tale tipologia di prestito può consentire di raggiungere una somma più elevata. Le banche consigliano il ‘doppio quinto’ a coloro i quali necessitano di liquidità immediata poiché si trovano a dover fronteggiare un pignoramento.

Il prestito in questione permette di ottenere una rata mensile che viene calcolata sulla somma netta percepita dal soggetto richiedente: in pratica la differenza tra i 2/5 della retribuzione e la quota destinata al pignoramento.

In questa maniera sarà possibile ottenere un finanziamento più elevato. Inoltre sarà possibile suddividere le rate (ottenendo così un capitale superiore) tra due prestiti: si possono infatti abbinare una cessione del quinto tradizionale ed un’altra tipologia di prestito, come ad esempio il prestito delega.

Il doppio quinto è ottenibile da tutti i soggetti aventi un contratto di lavoro a tempo indeterminato e da tutti i pensionati INPS. E’ inoltre possibile fare domanda per questo tipo di prestito anche se si risulta cattivi pagatori nelle basi dati CRIF (soggetti protestati).

Questi i tre requisiti per ottenere il finanziamento:

  • contratto a tempo indeterminato;
  • pensione superiore ai 443,12 euro;
  • età anagrafica non superiore ai 90 anni.