Buoni pasto, le novità dal primo luglio

di Gianfilippo Verbani Commenta

Buoni pasto, le novità dal primo luglio riguardo detrazioni ed uso di questo strumento di pagamento riservato ai dipendenti.


I buoni pasto sono elargiti ad integrazione dello stipendio ai dipendenti dalle aziende. I buoni cartacei hanno un valore che supera di poco i 5 euro ed è interamente detraibile. Adesso sono state introdotte delle novità che riguardano soprattutto i buoni pasto elettronici

Il legislatore ha sentito l’esigenza di normalizzare una situazione che stava sfuggendo di mano. I buoni pasto, inizialmente pensati per alleggerire i costi della pausa pranzo, una volta accettati dai supermercati, hanno lanciato la “moda”, quella di fare la spesa con i buoni.

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Peccato che in questo modo l’uso dei buoni non sia più tracciabile, peccato che sia stato consentito il cumulo dei buoni all’interno dello stesso scontrino con il superamento contingente della soglia di detraibilità dei buoni. Con la Legge di Stabilità è stato fatto un passo indietro rispetto a queste consuetudini e sono state introdotte delle novità che riguardano in prima battuta i buoni pasto elettronici. In particolare è stato messo un limite massimo di spesa a 7 euro al giorno (elevato rispetto ai 5,29 euro precedenti) e l’obbligo di non usare questo strumento nei giorni non lavorativi.

I buoni elettronici sono estremamente tracciabili così che per il Fisco sarà semplice controllare il superamento della soglia giornaliera. Il Fisco infatti impone una detassazione per le prestazioni che sostituiscono la mensa ma soltanto fino ad un limite di 7 euro al giorno. Le altre somme che eccedono questa soglia devono essere tassate con regolarità.