Assicurare le mani. Perché e come proteggere una professione

di Daniele Pace Commenta


 Spesso leggiamo che moltissime celebrità assicurano parti del loro corpo per milioni di dollari o di sterline, e spesse sorridiamo per questo.
In alcuni casi potrebbe trattarsi di una stravaganza da star, ma alcune volte invece, potrebbe essere una scelta giusta, specialmente quando si eseguono determinati lavori.

Perché assicurarsi

Se ragioniamo a mente fredda capiamo inoltre che stipulare una polizza assicurativa che preveda almeno la supervalutazione di una determinata parte del corpo non sempre è una stupida idea, specialmente per molti professionisti, le cui entrate economiche dipendono esclusivamente dalla corretta funzionalità di un determinato arto.
Le mani ad esempio sono tra le prime ad essere assicurate, infatti basti pensare a cosa sarebbe un chirurgo medico o plastico oppure un chitarrista senza una di queste.
Stipendi di decine di migliaia di euro al mese andati in fumo, se per colpa di un evento o di un sinistro, le mani vengono seriamente danneggiate.
Nel nostro paese stipulare una polizza su una determinata parte del corpo non è così diffusa come ad esempio in Inghilterra oppure negli Stati Uniti.
La pratica più comune è quella della supervalutazione degli arti in questione, ovvero se devo assicurare le mani come in questo caso stipulerò un contratto su tutto il corpo, inserendo una clausola specifica sulla perdita di uno e di entrambi gli arti.