Banche alle grandi manovre: Banco Popolare e UBI Banca

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Aprile, mese di grandi manovre per tutte le aziende italiane: c’è da tracciare il bilancio 2009, che per molti è stato un anno di dieta e di – difficilmente pronosticabile, ma abbiamo visto che così è stato – utili, assegnare il dividendo per il 2010 e rilanciare l’azione in vista di un 2011 che si annuncia come l’anno della ripresa, seppur difficoltosa. Occupandoci noi di banche e assicurazioni, è ovvio che la nostra attenzione sarà puntata principalmente su istituti appartenenti a questi due comparti. Oggi, ad esempio, vogliamo illustrare – a bocce ferme, dato che le assemblee si sono tenute ormai una settimana addietro – le situazioni di Banco Popolare e UBI Banca.

Il primo istituto ha annunciato che entro la fine di ottobre sarà pronto il piano industriale che definirà gli obiettivi per i prossmi anni; nel frattempo, la trattativa per la cessione della Cassa di Risparmio di Pescara è in fase avanzata mentre proseguono i negoziati per le popolari di Crema e Cremona. Ma “Non svendiamo, perché non siamo con l’acqua alla gola”, e anzi abbiamo – hanno – convocato una mega assemblea dei soci, ben 12mila i convenuti a Novara (7mila effettivi, 5mila con delega), sintomo del fatto che c’è ancora chi crede e investe nell’istituto pur riconoscendo il suo trovarsi in un passaggio delicato. Il bilancio 2009 ha segnalato un ritorno all’utile che permette la distribuzione di 8 centesimi di dividendo 2010.

UBI Banca, che diversamente dal Banco Popolare non ha fatto ricorso ai Tremonti-Bond, si sente più tranquilla, avendo anche ben presente quale sia la strada da dover intraprendere di qui in avanti: nominato il nuovo Consiglio di Sorveglianza, l’istituto conta ora di muoversi il meno possibile dal momento che ha raggiunto dimensioni definite “ottimali”. Esclusa la partecipazione a nuovi processi aggregativi, quindi, il gruppo pensa a un nuovo piano industriale che però non potrà che venire dopo una stabilizzazione dell’economia internazionale.