Aprire un conto corrente all’estero

di Daniele Pace Commenta


 Negli ultimi anni, sono sempre di più le persone che si stanno trasferendo all’estero, sia per motivi personali sia per necessità lavorative, e gran parte di essi sono giovani. Una volta arrivati nel paese designato, si deve far fronte necessariamente ad alcune problematiche di rilievo, ovvero trovare una occupazione e successivamente aprirsi un conto corrente bancario. La procedura da eseguire non richiede competenze professionali particolari, ma è molto importante, che la persona sia in grado di attuare specifiche procedure dichiarative informatizzate.

Ora vedremo insieme con qualche semplicissimo passaggio, come affrontare tale situazione e le eventuali operazioni da svolgere. Prima di recarsi in una qualsiasi banca per l’apertura del conto corrente, è importante avere una carta di identità valida nella zona UE, una buona connessione internet e la carta di credito o debito ed il quadro RW ovvero la dichiarazione dei redditi.

Tutti i cittadini facente parte di uno stato membro della UE, hanno diritto ad aprire il proprio conto corrente all’estero. I trasferimenti sul nuovo conto corrente sono legali, a patto che le tutte le fonti siano lecite, ed è importante dichiarare al proprio paese di residenza ogni singola operazione fiscale. Inoltre, la banca estera che eroga i servizi, deve poter comunicare con il paese di provenienza tutti i dettagli delle operazioni.