In pensione più tardi per le donne. Meno 20% per gli assegni liquidati

di Daniele Pace Commenta


 Brutte notizie per le donne, a cui sono stati aumentati i requisiti anagrafici per la pensione. L’Inps comunica infatti che gli assegni liquidati sono un forte calo per il sesso femminile, nel 2018. Si tratta di un tracollo del 20,4%, con solo 483.309 pratiche, invece delle 607.525 dell’anno precedente. Il 2018 ha visto comunque un calo complessivo del 39,4% con solo 125.293 pensioni di vecchiaia per l’anno appena passato.

I dati dell’Istituto di previdenza

Le pensioni anticipate sono state invece 140.752, in calo del 9% rispetto al 2017. Le pensioni di invalidità sono scese a 42.288, da 49.837, e le pensioni ai superstiti sono scese del 10,8% a 174.976.
Per i lavoratori autonomi le liquidazioni sono scese del 7,5%, a 197.444, di cui 68.422 sono state le pensioni di vecchiaia (-1,6%) e 51.331 quelle anticipate (-12,2%). Le pensioni per i superstiti sono state 65.271 (-16,6%).
A portare in basso tutte le pensioni è stato certamente l’aumento dei requisiti di accesso, che è passato da 65 anni e sette mesi a 66 anni e sette mesi, per l’assegno sociale, che infatti ha visto un calo delle liquidazioni di ben il 79% nel 2018, rispetto al 2017, che aveva visto 79.257 liquidazioni, scese ora a 16.621 assegni sociali. Da quest’anno nuovo limite di età, che passa a 67 anni.