Fido garantito: la riserva di liquidità sul conto corrente

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il fido garantito è una delle forme di prestito più “comode” e meno rischiose per le banche, ma anche più convenienti per il soggetto che ha sottoscritto il fido. Se da un lato, infatti, la banca ha in garanzia i titoli a copertura della linea di credito in conto corrente, dall’altro il contraente paga un tasso di interesse di gran lunga inferiore a quello applicato per un fido ordinario le cui garanzie, di norma, sono solamente quelle reddituali. Il fido garantito, rispetto a quello ordinario, prevede tra l’altro l’apertura di linee di credito in conto corrente decisamente più elevate, fermo restando che i titoli messi a garanzia sono oggetto di un “mandato a vendere” da parte delle banche nel caso in cui il contraente non dovesse “rientrare” della linea di credito concessa. Tra i fidi garantiti offerti sul mercato dalle banche italiane, quello della banca on line IWBank è uno tra i più interessanti specie per il tasso offerto, attualmente pari al 4,75%, per somme erogabili fino ad un massimo di 100 mila euro. Le spese accessorie sono tra l’altro molto contenute: le spese di istruttoria del fido garantito IWBank sono infatti pari a 50 euro per la prima richiesta di fido, mentre per i rinnovi le spese scendono a 25 euro.

A garanzia il contraente può mettere uno o più titoli in possesso; non solo titoli obbligazionari e titoli di Stato, ma anche le azioni nell’ambito di un paniere accessibile dall’area clienti di IWBank. Il fido garantito permette in questo modo da un lato di non dismettere gli investimenti, e dall’altro di poter avere in conto corrente una elevata elasticità di cassa.

L’ammontare del fido garantito è proporzionale al controvalore dei titoli messi a garanzia, in base ad una percentuale associata ad ogni titolo, fermo restando che su un rapporto di conto corrente non si può avere più di una linea di fido aperta. In ogni momento, inoltre, il titolare del fido garantito può modificare il paniere dei titoli messi a garanzia togliendo o inserendo nuovi titoli, oppure modificandone le quantità.