UniCreditCard WWF: il 3×1000 va alla natura

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Economia ed Etica hanno in comune l’iniziale, e poco altro. La crisi economica, il boom che l’ha preceduta e la ripresa che ne ha fatto seguito sono stati originati, tutti, proprio da un’assenza di eticità nelle operazioni; troppo facile, poi, prendersela con i delinquenti che hanno “avvelenato i pozzi” fingendo di ignorare quello che è stato bene a tutti fino al giorno prima dell’esplosione della bolla, e cioè che il plusvalore generato dall’economia era, nella sua gran parte, fittizio. Eppure l’etica è, almeno per qualcuno, una componente fondamentale della vita e quindi anche del risparmio, ed è per questo che UniCredit ha pensato di proporre ai propri clienti una UniCreditCard WWF.

Non è difficile intuire quale che sia il destinatario della partnership: è il fondo mondiale per la natura, le cui azioni di salvaguardia della biodiversità e tutela dell’ambiente hanno un costo. Fissando un appuntamento in filiale è perciò possibile richiedere questa carta che è, anzitutto, ideale per il pagamento delle spese quotidiane e non (il plafond minimo è di 1.300 €uro…); è accettata ovunque nel mondo, dove consente di effettuare acquisti prelievi e anticipi di contante; ha una quota annuale di 31 €uro e, automaticamente, devolve il 3 per mille al Fondo Progetto Oasi WWF ogni volta che il risparmiatore che l’ha scelta la utilizza.

Inoltre sarà possibile diventare socio WWF al prezzo agevolato di 12 €uro, anziché i 30 richiesti per tutti gli altri associati. Ogni volta che si movimenta del denaro strisciando UniCreditCard WWF, si partecipa attivamente al progetto di salvaguardia delle 100 oasi presenti in Italia. Non ci sono costi aggiuntivi: è negli accordi che il 3 per mille delle spese effettuate, anticipo di contante escluso, finisca ad alimentare un fondo gestito da UniCredit Group i cui contributi saranno erogati a favore del Progetto Oasi. Tanti parlano di etica: per fortuna c’è anche qualcuno che lo fa.