Visa taglia i costi di commissione sulle transazioni

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Le carte di credito che circolano in Europa, lo abbiamo detto ieri facendo l’esempio di MasterCard, sono in deciso e costante aumento. È anche per questa ragione che una Commissione europea scottata dal “caso Grecia”, rispetto al quale una vigilanza poco severa ha dato origine a una crisi senza precedenti che sta trascinando verso il basso tutti i listini delle borse, ora cerca di non farsi cogliere impreparata sul fronte del “denaro di plastica”, onde evitare sperequazioni che possano dare origine a comportamenti poco chiari e – magari, anche se non ce lo auguriamo – a esiti altrettanto dolorosi. Fiutando forse l’aria che tira, Visa si è autoimposta un ribasso rispetto ai costi di commissione sui pagamenti prima ancora che qualcuno, che pure già l’aveva nel mirino, la costringesse a farlo.

Del resto Visa è la carta di credito più usata al Mondo; del resto un taglio di 1 centesimo di euro su ogni transazione non è poca cosa, visto che bisogna moltiplicare questo numero per miliardi di operazioni, ma dal momento che sarebbe comunque arrivato qualcuno a imporlo…; del resto la “modifica” costa molto meno rispetto ad una campagna pubblicitaria di riparazione, perché certo non sarebbe stata una bella figura quella di andare al braccio di ferro con Joaquin Almunia, commissario UE alla concorrenza, il quale ha invece esplicitato tutto il proprio favore rispetto all’iniziativa intrapresa da Visa.

In realtà l’obiettivo di Almunia resta ancora più ambizioso: la Commissione europea ha aperto un’indagine sulla sospetta violazione di regole della concorrenza ponendo sotto la lente di ingrandimento le commissioni multilaterali di interscambio e a le regole che le guidano, ritenute troppo poco trasparenti. Sarebbe dello 0,2% il nuovo limite massimo all’ammontare medio delle commissioni stabilito da Visa Europe. Non una “sforbiciata” da poco, se è vero come è vero che comporterebbe un taglio del 30% per i pagamenti transfrontalieri e del 60% per quelli nazionali in nove paesi europei, tra i quali l’Italia, come ha spiegato un portavoce di Almunia.