Toro Previdenza, i vantaggi del fondo obbligazionario

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Immaginate (ammesso possiate permettervelo…) di essere un giovane lavoratore a progetto: l’azienda vi giura di non potersi permettere il “lusso” di inquadrarvi in maniera differente, ma voi non volete comunque rinunciare al sogno di risparmiare qualcosa per il futuro, sia imminente che a più lungo termine. Decidete perciò di muovervi, di informarvi circa il rendimento di un piano di previdenza integrativa, e lo fate recandovi presso uno sportello bancario: volete saperne di più.

Il bancario vi guarda sconsolato: “Posso consigliarle di incominciare quanto prima ad investire – vi suggerisce – perché anche una piccola somma, se accantonata in fretta, produce un discreto montante con il passare del tempo”. In fondo, pensate voi, si può fare: trattandosi di una pensione…

Però, appena terminato il colloquio, i dubbi vi assalgono: passi per la piccola somma, ma dove vado a trovarla se già il mio stipendio mi consente a malapena di vivere in maniera dignitosa? Ecco allora entrare in gioco le compagnie assicurative, con i loro bravi piani previdenziali per tutte le esigenze.

Come Toro Assicurazioni, che con “Toro Previdenza” ha approntato un fondo articolato su tre comparti distinti: obbligazionario, bilanciato ed azionario “puro”. La linea obbligazionaria con garanzia, ad esempio, prevede la restituzione dei contributi netti versati con un tasso del 2% annuo: questo significa che, nei casi di pensionamento, decesso, invalidità permanente o inoccupazione superiore ai 48 mesi (i “soliti” casi che comportano la restituzione dei contributi, ndr), Toro si impegna a rifondervi dei denari da voi accantonati “rivalutandoli” del 2% per ogni anno di esistenza della polizza.

Questo perché la Toro ha optato per una formula che garantisse rendimenti almeno pari a quelli del Tfr in un orizzonte temporale pluriennale, mentre per chi (non è il caso del giovane dell’esempio di cui sopra) fosse ormai prossimo alla pensione, la compagnia torinese offre – con questa soluzione – la certezza di un rendimento forse ridotto, ma comunque garantito. E in un’epoca di così scarsa propensione al rischio, c’è da scommettere che il “pacchetto” possa piacere…