Prolungate le sospensioni del pagamento dei mutui

di Daniele Pace Commenta


 L’Accordo per la “Sospensione della quota capitale dei crediti alle famiglie” è stato prorogato dall’Associazione bancaria italiana (Abi) fino al 31 luglio dell’anno in corso, con grande gioia per i cittadini e le 15 associazioni dei consumatori che lo avevano firmato assieme alle banche. Si tratta di un accordo per la sospensione dei mutui sulla prima casa e per il credito al consumo in modo che chi è in difficoltà con i rimborsi possa usufruire di un po’ di tregua. Chi non riesce a pagare, a causa della crisi, il suo finanziamento, potrà chiedere una sospensione di circa 12 mesi per il rimborso della quota capitale. Da questo accordo è esclusa la quota relativa agli interessi, che dovrà essere pagata, mentre il credito al consumo può essere sospeso quando la rateizzazione del rimborso supera i due anni.

Per richiedere la sospensione bisogna che si verifichino una serie di eventi ben precisi. Questi sono:
1) la perdita del posto di lavoro sia per contratti a tempo determinato che indeterminato.
2) la perdita del rapporto di lavoro secondo l’art. 409 del cpc;
3) la morte del contraente;
4) Un sopraggiunto handicap grave che non consente l’autosufficienza;
5) la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per non meno di un mese e l’attesa di eventuali assegni di sostegno.
6) avere un mutuo garantito da ipoteca per l’abitazione principale, e ricadente nel punto 5. Nel 2017 sono circa 17mila le richieste accolte per la sospensione dei pagamenti, pari a circa 465 milioni di euro.