Shopping Online: da Garante no a registrazione obbligatoria

di Daniele Pace Commenta


 Chi fa shopping online spesso si trova a doversi registrare e acconsentire all’utilizzo dei dati personali per acquistare un prodotto. Molti rinunciano proprio per questo motivo, ma il mercato dei dati personali a scopo di marketing è talmente profittevole che le aziende internet di shopping preferiscono perdere qualche cliente, pur di avere anche un database di grande valore economico. Ma ora il Garante della Pricity, forte anche delle norme del Codice di Consumo, ha di fatto vietato l’obbligo di iscriversi ad un sito per un semplice acquisto, che comportava anche l’autorizzazione all’utilizzazione dei dati personali. Il principio è semplice: non si può “obbligare” nessuno a dare l’assenso, che deve essere sempre libero e svincolato da qualsiasi obbligo coercitivo, anche se è per un acquisto. Inoltre, in caso si dovesse dare il proprio assenso, il consenso che spesso è associato all’invio di mail di marketing, deve essere altrettanto trasparente ed esplicito, e non sotto inteso.

Il Garante ha così punito il sito dalani.it, che obbligava a registrarsi anche solo per essere visitato, e anche al trattamento dei dati personali. Chi si registrava iniziava a ricevere mail da moltissime aziende, e il Garante non ha ritenuto sufficiente la possibilità di cancellazione dalla mailing list offerta nelle comunicazioni. Da oggi multa da 30.000 a 180.000 euro e carcere da tre mesi a due anni per i recidivi.