Un prestito per investire in opere d’arte

di Gianfilippo Verbani Commenta

Anche in Italia cominciano ad esserci proposte da parte degli istituti di credito che consentano ai clienti di accedere all'investimento in opere d'arte senza difficoltà. Ecco quali sono.


 Tra le diverse forme di investimento che privati e società possono praticare al giorno d’ oggi vi è anche quello in opere d’ arte. L’ investimento in beni artistici è ancora solo parzialmente conosciuto e praticato nel nostro paese, ma vi sono zone del mondo in cui si è particolarmente affermato. Basta infatti pensare agli Stati Uniti, in cui da tempo è particolarmente praticato e sostenuto dagli istituti di credito. L’ investimento in opere d’ arte possiede come caratteristica principale la necessità di uno sforzo iniziale più impegnativo da parte di chi lo sceglie, ma permette di accedere anche ad ottimi guadagni. Secondo una delle recenti statistiche emesse da Deloitte, il ritorno annuo reale sull’ investimento in opere d’ arte a livello internazionale è stato pari al 10,25 per cento nel periodo di tempo compreso tra il 2005 e il 2011.

Le caratteristiche degli investimenti in opere d’arte

Anche in Italia, comunque, cominciano ad esserci proposte da parte degli istituti di credito, soluzioni finanziarie che consentano ai clienti di accedere a tale tipo di investimento senza difficoltà. Unicredit mette ad esempio a disposizione dei propri clienti un team di esperti di Art Advisory che aiuta il cliente nella diversificazione del suo portafoglio artistico e nella tutela del valore della collezione o dell’ opera che si possiede.

Che cosa sono i prestiti cambializzati

Anche Ubi Banca offre ai propri clienti servizi appositamente pensati per il leasing artistico che permettono di finanziare investimenti fino a 75 mila euro. A questa soluzione di finanziamento si aggiunge poi il supporto e la consulenza in tutte le fasi dell’ acquisto delle opere d’ arte, che includono la perizia, la stima, l’ assicurazione e il trasporto.