Pagare con il bancomat

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Qualche giorno fa è stata pubblicata una interessante statistica che segnala quanto sia facile e diffuso il pagamento con il bancomat, e quali sono le regioni e le macro aree territoriali italiane dove l’utilizzo di tale strumento transazionale è invece meno agevole, a causa di una minore diffusione dei dispositivi “point of shopping” (Pos) presso esercenti commerciali e di servizio.

In particolare, la maglia nera dei bancomat spetterebbe alla Basilicata, dove sarebbe presente un solo Pos ogni 55,1 abitanti maggiorenni. La regione ottiene così il poco invidiabile primato di area con la minore penetrazione dei pagamenti elettronici, precedento la Campania (con un Pos per 51 abitanti maggiorenni) e la Calabria (con un Pos ogni 50,9 abitanti maggiorenni).

Secondo la ricerca compiuta dalla CPP Italia, società del gruppo britannico CPP specializzata nella protezione delle carte di pagamento, la più virtuosa sarebbe invece la Valle d’Aosta, dove è presente un Pos per ogni 22,3 abitanti (vedi anche quali sono i costi prelevamento bancomat fuori dall’Unione Europea).

Qualche giorno fa abbiamo invece parlato della possibilità di “rintracciare” lo sportello bancomat più vicino a noi attraverso i servizi del Consorzio Patti Chiari e, in particolare, mediante l’ausilio dell’app “FARO”. Ricordiamo anche in questa occasione che per poter individuare lo sportello bancomat più vicino a noi (funzionante) è infatti sufficiente collegarsi al sito internet pattichiari.it (o, da tablet e mobile, scaricare l’apposito applicativo) e attivare la funzione di ricerca. In pochi secondi sarà possibile capire quale sia lo sportello bancomat più prossimo, a quale banca appartenga e quali sono le operatività ammesse.

Per quanto concerne invece la possibilità di effettuare i pagamenti bancomat direttamente presso gli esercizi commerciali, ricordiamo come di solito i negozianti espongano all’ingresso dei loro locali la possibilità di pagare mediante le carte. In caso di dubbi, è buona abitudine richiedere l’esistenza di tale possibilità prima di effettuare l’operazione di acquisto, onde evitare di dover ricorrere al “sacrificio” del denaro contante.