Mutui, pagamento a rate impossibile: ecco cosa fare

di Daniele Pace Commenta


Tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo caratterizzato da un tasso variabile sanno perfettamente come devono fare i conti con un notevole aumento della quota mensile, per colpa dell’inflazione e chiaramente anche e soprattutto per via della scelta della Bce di attuare un vero e proprio piano di aumento dei tassi di interesse.

Stando a quanto emerge da un’indagine che è stata realizzata online, pare proprio che circa 200 mila famiglie in Italia, che hanno provveduto alla sottoscrizione di un mutuo a tasso variabile, abbiano dei problemi ad effettuare il rimborso di una o anche di più rate nel corso del 2023. Stando sempre a quanto rilevato dalla medesima indagine, pare che dal mese di gennaio del 2022 fino a questo momento, le rate hanno fatto registrare un corposo aumento, fino addirittura al 65% in più, con un aggravio totale che raggiunge addirittura i 3100 euro.

Tra tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo con un tasso variabile, è interessante mettere in evidenza come quasi il 50% ha ammesso che potrebbe riscontrare delle serie problematiche con i pagamenti nel caso in cui le rate dovessero stabilizzarsi su questo tipo di importi e valori.

Di conseguenza, pare proprio che oltre 90 mila famiglie in Italia sarebbero in gravissima difficoltà nell’ottemperare ai pagamenti del mutuo, non essendo in grado di rimborsare le rate. Di conseguenza, tutte queste famiglie verrebbero immediatamente iscritte tra i cattivi pagatori. In casi del genere, ecco che la banca potrebbe scegliere pure di attuare dei veri e propri interessi moratori e tutta una serie di costi aggiuntivi, che verranno contabilizzati nel momento in cui la rata che non è stata rimborsata verrà pagata.

Gli interessi moratori variano tra il 2% e il 4% e vanno a sommarsi al tasso del mutuo. C’è da dire come si tratta di interessi che vengono applicati su tutte quelle rate che non sono state pagate per il periodo di tempo in cui sono rimaste insolute. Per quanto concerne la prima rata che è stata pagata in ritardo, va detto che la banca provvede all’invio di una lettera al cliente in cui si da avviso che quest’ultimo sarà oggetto di una segnalazione in una centrale rischi. Dopo due settimane, ecco che il nominativo viene indicato in un Sic e si viene iscritti alla lista dei cattivi pagatori. Nei casi più complessi, con il pagamento di sette rate, anche non in modo consecutivo, in ritardo oppure che rimangono insolute, ecco che l’istituto bancario può procedere con l’escussione dell’ipoteca sull’abitazione.