Differenze tra conto corrente e libretto di risparmio

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Il conto corrente e il libretto di risparmio hanno rappresentato per anni la tradizionale alternativa in capo a coloro che desiderassero disporre di un rapporto nel quale depositare e prelevare il proprio denaro. Ma a cosa serve il conto corrente e a cosa serve il libretto? Quali sono le principali differenze tra i conti correnti e i libretti di deposito del risparmio? Quali sono i requisiti di ciascuno di essi, le modalità di controllo e i rispettivi vantaggi che possiamo fruire attraverso tali relazioni bancarie?

Per quanto attengono le esigenze di sintesi, possiamo ben ricordare come molti istituti di credito propongano appositi libretti di risparmio utili per soddisfare esigenze specifiche per singole fasce d’età anagrafica. In ogni caso, per i libretti per i minorenni è sempre necessaria la firma congiunta di un genitore o di un tutore legale. Sul libretto di deposito del risparmio andranno annotate tutte le operazioni di prelevamento e di versamento, in ordine cronologico.

Mediante i libretti di deposito del risparmio sarà principalmente possibile effettuare versamenti e prelievi unicamente presso la filiale di accensione del rapporto. Non vi sono particolari vincoli di età, e i costi di mantenimento sono molto bassi. Infine, alcune banche associano al libretto una carta bancomat “aziendale”, con la quale permettere il compimento di operazioni di prelevamento presso gli sportelli automatici.

Per quanto invece attiene i conti correnti bancari, le modalità di impiego sono certamente più ampie. Altrettanto più ampie sono le opportunità di controllo e di operatività, visto e considerato che i conti correnti sono alimentati anche con operazioni informative e dispositive via internet banking o sportello automatico. Attraverso la titolarità di un conto corrente sarà infine possibile disporre di strumenti di pagamento non fruibili mediante il libretto di deposito del risparmio, come la carta di credito, i carnet degli assegni, e così via.