Fed, in arrivo altro incremento dei tassi di interessi

di Daniele Pace Commenta


La Banca Centrale Europea potrebbe ben presto seguire le medesime orme della Fed nel caso in cui la mediazione tra le colombe e i falchi dovesse avere un esito positivo, ecco che dovrebbe essere evitata la soluzione di un aumento ancora più corposo.

La Fed ha deciso di siglare un aumento del tasso di interesse, seguendo quanto era stato previsto, pari allo 0,25%. Stiamo facendo riferimento all’aumento numero dieci, di fila, da parte della Fed. Negli ultimi quarant’anni nessuna serie di aumenti è stata così veloce come questa. Tra l’altro, la Fed va a mettere in evidenza quello che potrebbe essere uno stop nel trend di aumento dei tassi, come è stato svelato in un apposito comunicato. Insomma, la Fed ha in sostanza ammesso che prima di alzare ancora una volta i tassi, dovrà considerare e valutare in modo approfondito gli effetti di questa politica.

Adesso la palla si sposta alla Bce, che potrebbe decidere anche di seguire le orme della Fed, nel caso in cui la mediazione tra colombe e falchi dovesse avere esito positivo. Le preoccupazioni, però, sono tutte volte alla possibilità che i mutui subiscano un altro aumento.

Gli ultimi dati e le ultime statistiche che riguardano l’inflazione nominale, che si è ridestata ad aprile, non hanno in realtà provocato chissà quali discussioni interne al board, che rimane a quanto pare vincolato alla decisione iniziale. L’inflazione di fondo, in effetti, risulta essere ancora eccessivamente elevata e, di conseguenza, l’unica via per contrastarla è rappresentata dai tassi di interesse.

Se per quanto riguarda la Fed, però, le previsioni parlano di una pausa, che sembra sia stata vista di buon grado anche da parte delle Borse Europee con una chiusura in positivo, per Francoforte la serie di aumenti più veloci del Dopoguerra potrebbe continuare allo stesso modo anche durante il mese di giugno. Le preoccupazioni sono numerose, soprattutto perché si possa verificare una recessione, con una serie di conseguenze molto complesse soprattutto sui Paesi che hanno il debito più alto, come purtroppo nel caso dell’Italia. La paura è che la spesa per il pagamento degli interessi si alzi ancora di più, con un correlato incremento sia dei mutui che dei Btp.

Un allarme che era stato messo in evidenza anche da parte del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, sottolineando come ci siano numerosi pericoli soprattutto sulla stabilità dal punto di vista finanziario e delle problematiche altrettanto preoccupanti sul bilancio statale, a maggior ragione in caso di nuovi rilanci.