Assegni pensionistici per invalidità o inabilità lavorativa

di Daniele Pace Commenta

Una volta riconosciuta l’infermità, da parte del personale medico INPS, l’assegno viene erogato per tre anni, oppure può essere riconfermato.


Grazie alla normativa vigente, sono previsti delle misure previdenziali a favore dei lavoratori dipendenti autonomi oppure lavoratori parasubordinati, una volta assunti, in presenza di disabilità che può incidere in maniera significativa o meno sulle capacità lavorative. Tali misure sono dei trattamenti pensionistici molto diversi da quelli di invalidità civile, oppure di invalidità sul lavoro o per cause di servizio.

L’INPS eroga un assegno ordinario di invalidità lavorativa, che viene riconosciuto dai lavoratori dipendenti, sia autonomi che parasubordinati, che sono iscritti all’assicurazione generale dell’ente di previdenza sociale. Questi lavoratori devono essere affetti da una infermità importante permanente, sia di natura fisica che mentale, tale da causare una riduzione pari a due terzi delle capacità lavorative, verso occupazioni compiacenti alle attitudini del lavoratore stesso.

Una volta riconosciuta l’infermità, da parte del personale medico INPS, l’assegno viene erogato per tre anni, oppure può essere riconfermato per altri due anni su richiesta dell’interessato. Una volta confermato tre volte consecutive, l’assegno sarà a vita. È possibile che tale assegno vengo erogato da parte dall’INPS anche se il lavoratore continua a lavorare, ed in tal caso, la persona verrà richiamata ogni anno e sottoposta a verifica medica sanitaria. L’interessato può richiedere all’INPS la revisione del suo stato di salute.