Fondo interbancario di tutela depositi. Una difesa per i risparmi

di Daniele Pace Commenta


 Il Fondo interbancario di tutela depositi è un sistema che difende i risparmi in caso vi siano dei problemi ai nostri conti corrente, a quelli di deposito, e ai buoni fruttiferi, però solo fino a 100.000 euro. Questa difese vi garantisce dal prelievo forzoso nel caso la banca dove sono depositati i vostri risparmi vada in fallimento.

Il funzionamento

La misura si è resa necessaria a causa dei numerosi crack del passato, ed è attiva già dal 1987. Si tratta di un Fondo che lo Stato ha imposto alle banche, attraverso la creazione di un consorzio, a cui tutti gli istituiti devono partecipare

L’adesione, per le banche, è infatti obbligatoria su tutto il territorio nazionale. Solo le banche di credito operativo, le banche extracomunitarie e le banche comunitarie sono esentate dall’obbligo. Queste possono scegliere se con succursali in Italia, per le quali ultime l’adesione è facoltativa.

Quando una banca va in stato temporaneo di insolvenza o in fallimento, il fondo interviene con gli accantonamenti contabili delle altre banche del consorzio e salvare così i risparmi dei correntisti.

I depositi infatti sono assicurati, e le assicurazioni possono intervenire, ma non nei casi più gravi. Quando l’assicurazione non può evitare il peggio, interviene il fondo, in particolare in caso di fallimento.

Ma questo solo entro i 100mila euro. Le cifre eccedenti non sono coperte. Ma sono coperti tutti i conti, quindi, anche se ne abbiamo due, questi saranno entrambi garantiti. In caso il prelievo forzoso sia stato effettuato, potrete chiedere il rimborso al fondo entro sette giorni.