Fatturazione a 28 giorni: il Tar diminuisce le sanzioni

di Daniele Pace Commenta


 Gli operatori di telefonia mettono a segno una vittoria nella querelle della fatturazione a 28 giorni, con il Tar del Lazio che dimezza la sanzione comminata dall’AgCom. L’Autorità per le Comunicazioni aveva multato, il 17 dicembre 2017, le principali società di telefonia italiane (Tim, Vodafone, WindTre e Fastweb) per la fatturazione a 28 giorni, che faceva sì di avere una fatturazione in più l’anno (13 anziché 12). Secondo l’articolo 98 comma 16 del Codice delle Comunicazioni, la sanzione massima applicabile è di 580mila euro, ma con la nuova legge sulla Concorrenza (29 agosto del 2017), l’Autorità aveva deciso per un milione 160 mila euro di multa.

Il Tar

La decisione dell’Autorità era stata presa anche in base al rapporto della multa con gli introiti degli operatori telefonici, che guadagnano molto di più rispetto a quello che la sanzione effettivamente incide sui loro profitti. Erano quindi incentivati a violare la legge, perché le ripercussioni non potevano far grossi danni.
Ora però, una sentenza del Tar del Lazio riporta la multa a 560mila euro, perché, scrivono i giudici amministrativi, la sanzione è stata elevata prima che a nuova legge sulla Concorrenza entrasse in vigore. Ora, per l’Autorità delle Comunicazioni, non resta che tornare sui suoi passi e emettere la multa di 560mila euro.