Banca Centrale Russa, ecco il taglio dei tassi più corposo

di Daniele Pace Commenta


La Banca centrale russa ha preso una decisione particolarmente importante, ovvero quella di approntare un taglio ai tassi pari al 14%. Una scelta che è stata fatta soprattutto per merito del recupero che ha caratterizzato il rublo.

Lo stimolo verso una simile mossa è arrivato grazie al fatto che l’inflazione si è abbassata notevolmente, sostenuta dai passi in avanti che sono stati fatti dal rublo. Il prodotto interno lordo della Russia, quindi, dovrebbe subire una contrazione per il 2022 che dovrebbe essere compresa tra l’8 e il 10%. Sempre secondo tali previsioni, pare che nel 2023 si possa assistere a una graduale ripresa. Continua a mantenersi piuttosto stabile, invece, il cambio dollaro-rublo. La moneta di Mosca verrà lanciata a partire dal prossimo primo maggio nella regione di Kherson, ovvero in Ucraina. Rimangono, intanto, diversi dubbi sulla scelta dell’Indonesia, che ha invitato al G20 che si svolgerà nel mese di novembre sia Zelensky che Putin.

La Banca centrale russa è convinta che l’inflazione possa ridursi sempre di più, anche in virtù, oltre che del recupero del rubo, dell’aumento fatto registrare dai consumi, anche se, come si può facilmente intuire, lo scenario dell’economia russa non è proprio dei migliori, per usare un eufemismo, dopo l’invasione dell’Ucraina.