Vincenzo La Via contestato in Commissione Banche

di Daniele Pace Commenta


 Nervi tesi alla Commissione d’inchiesta sulle banche quando Renato Brunetta di Fi, e Carlo Sibilia (M5S), hanno aspramente contestato il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via, tanto che l’audizione è stata sospesa temporaneamente dal presidente Casini, che ha anche chiesto a La Via minore reticenza nelle sue dichiarazioni. Le risposte del direttore non hanno infatti convinto nessuno, in particolare per quel che riguarda la lista per il collegio sindacale del Monte Paschi, di cui lo stato è controllante al 68%. Poi le contestazioni per il voto su Viola e Profumo del 2016. Era sulla azione di responsabilità che non venne votata e lasciò via libera ai due. Secondo il direttore, non vi era una documentazione completa, ma non è stato fornito nessun verbale, come invece richiesto dall’on.Sibilia, riguardo la richiesta di di riscrivere i bilanci, evidentemente non validi, anche per bankitalia e Consob. In seconda risposta, il Tesoro ha dichiarato il mancato voto perché non all’ordine del giorno. Solo i verbali potranno chiarire questi aspetti sui bilanci di Mps. Anche perché lo stato potrebbe rischiare una denuncia per azione temeraria, in caso di errori nelle valutazioni. Piedi di piombo dunque, per lo stato, chiarezza per la commissione. Ma per l’onorevole Brunetta si tratta di inadeguatezza nelle risposte, nient’altro.