Cambiare Conto Corrente: come scegliere?

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Come si fa a scegliere un nuovo conto corrente? Anzitutto, serve un passaggio preliminare: bisogna infatti capire bene quali siano i servizi bancari cui si fa ricorso con maggiore frequenza, perché sono solo quelli i servizi che realmente… servono. Per fare questo, un “trucchetto” può essere quello di guardare gli ultimi estratti conto (è buona norma averli sempre in qualche archivio, oppure accedervi via internet; se nessuna di queste due strade fosse la vostra, potete sempre andare in banca a chiedere una ristampa) e contare le operazioni che sono state fatte più di frequente:

se sono i prelievi bancomat, è chiaro che bsognerà andare alla ricerca di un prodotto che ne abbatta i costi e magari non abbia da sottostare ai costi di commissione; se si usano gli assegni, non si potrà pensare di aver risolto il problema attivando una Carta IBAN (che, per sua natura, non ne consente il versamento). E così via… Questo vi consentirà di scegliere con maggiore cognizione di causa: il prodotto non dovrebbe essere difficile da trovare, dal momento che esistono decine di banche e migliaia di soluzioni tutte simili ma anche tutte differenti. La scelta, evidentemente, deve cadere sul conto che vi costa meno per quelle operazioni che avete scoperto fate con maggiore frequenza.

Per avere un’idea del costo indicativo annuo del conto corrente, uno strumento a disposizione del risarmiatore è l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC); è uno strumento inedito, innovativo, che viene inserito ai consumatori all’interno dei Fogli Informativi allegati alla richiesta di apertura del conto, ma si trova anche su internet nelle sezioni rispettivamente dedicate da ciascuna banca alla soluzione offerta. Vi è poi un comparatore di conto corrente sul sito di PattiChiari, che in base alle esigenze da voi manifestate compilando un form vi restituisce il suggerimento del miglior prodotto, ossia quello più adatto alle vostre caratteristiche.