Ricorsi contro banche in forte aumento

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, nel corso del 2012 i ricorsi all’Arbitro bancario finanziario sarebbero in forte aumento. Bankitalia afferma infatti che nel corso dell’ultimo anno solare le contestazioni all’Abf sono cresciute del 58 per cento, passando da una media mensile precedente di 298 unità, agli attuali 471 unità, per un totale di 5.653 ricorsi presentati all’Arbitro di settore.

Sempre secondo quanto affermato dal report dell’istituto banchiere, anche nel corso del 2012 i ricorsi dei consumatori rappresenterebbero di gran lunga la quota maggiore dei ricorsi presentati all’Abf, con una percentuale in salita all’84 per cento rispetto all’80 per cento del 2010. Particolarmente incisiva risulta inoltre essere lap ercentuale di ricorsi relativi a carte di credito, carte bancomat e altre carte di pagamento, oltre ai rapporti di conto corrente, cumulativamente pari al 50 per cento del totale delle contestazioni (a seguire, la quota relativa ai ricorsi per la cessione del quinto e dei mutui).

Per quanto invece concerne i ricorsi da parte dei soggetti non consumatori, la prevalenza è relativa ai conti correnti, seguiti dalle aperture di credito e dai mutui casa. Nel corso del 2012, inoltre, i ricorsi che sono stati dichiarati irricevibili da parte dell’Arbitro sarebbero ammontati al 6,5 per cento del totale di quelli pervenuti (vedi anche come difendere la carta di credito in vacanza).

Ricordiamo che l’Arbitro bancario finanziario è un istituto di risoluzione delle controversie tra gli utenti dei servizi bancari e finanziari e gli istituti di credito interessati. Si tratta di un organi terzo che esamina la contestazione alla luce della documentazione che viene presentata dalla parte ricorrente e dall’istituto bancario contattato dall’Arbitro. Sulla base di quanto emerge dalla propria esame, l’Arbitro stabilisce infine se il ricorrente abbia o meno ragione, e come deve intervenire l’istituto di credito per porre “rimedio” al torto provocato.

Il ricorso all’Arbitro è ad ogni modo possibile solo ed esclusivamente dopo aver formalmente richiesto il proprio soddisfacimento all’istituto bancario, per vie dirette.