Bonus casa, all’orizzonte spunta di nuovo la cessione del credito

di Daniele Pace Commenta


Finalmente arriva un movimento importante da parte del Governo in merito alla questione legata ai bonus edilizi. Ebbene, dal Superbonus in avanti, sono tante le novità che sembrano finalmente dare un po’ di stimoli a uno scenario che era completamente inghiottito dal pantano dei crediti bloccati.

Tra le più interessanti novità troviamo certamente il fatto che il bonus casa 110% per le villette è stato prorogato fino al prossimo 30 settembre, ma è chiaro che per proseguire su questa strada servirà un passo in avanti da parte delle banche.

Una soluzione deriva dal fatto di istituire una sorta di veicolo finanziario a partecipazione diffusa, in cui finiscano per essere coinvolte anche le più importante e rispettate società pubbliche, che hanno chiaramente tutte le possibilità di comprare, ma anche poi di piazzare sul mercato i crediti che si sono bloccati.

Si tratta di una piattaforma che è stata appositamente pensata e realizzata appositamente per stimolare nuovamente la liquidità dell’intero sistema, che è stato intrappolato da 19 miliardi di euro, che sia cittadini sia le imprese non sono più in grado di cedere.

La novità in questione arriva direttamente dalla commissione Finanze della Camera, che ha dato il suo assenso al decreto che ha ad oggetto i crediti del superbonus. Come è stato messo in evidenza dall’attuale ministro dell’economia, ovvero Giancarlo Giorgetti, è stata fatta un’opera di sensibilizzazione delle istituzioni e delle banche. Sia le banche che le Poste hanno comunicato in via ufficiale come riprenderanno, in uno scenario che dovrà essere connotato da un maggior numero di certezze dal punto di vista giuridico, come quello proposto dal Governo, all’acquisto dei crediti bloccati. Non solo, dal momento che Giorgetti ha anche dato un’altra succulente anticipazione, ovvero che verrà introdotta una banca-veicolo. Infatti, è attualmente in fase di elaborazione e di sviluppo un nuovo sistema, che somiglierà per tanti versi a una piattaforma, che dovrebbe consentire proprio di sgonfiare tutta questa bolla e ridare fiato all’intero settore.

Questo veicolo privato vedrebbe un coinvolgimento diretto non solo delle banche, ma anche, come dicevamo in precedenza, di società a partecipazione pubblica, tra cui pure Enel, che tra le altre cose, ha già avuto modo di verificare e fare dei test su questa tipologia di strumento, con diversi partner finanziari, prendendo in considerazione chiaramente dei volumi piuttosto limitati. Stando a quanto è stato confermato dal ceo Venturini, ormai lo sviluppo della piattaforma è quasi terminato e si potrà risolvere un po’ tutto lo scenario bloccato relativo ai crediti che imprese e cittadini vogliono rivendere.