Social lending, il fenomeno del prestito tra privati

di Gianfilippo Verbani Commenta

Tassi di interesse bassissimi, trasferimento rapido e sicuro. I vantaggi di un sistema che coinvolge sempre più italiani.


 

Si scrive “Social lending”, si legge “prestito tra privati”. Un fenomeno inarrestabile, che ha preso il largo successivamente al crollo dei finanziamenti a famiglie e imprese verificatosi negli ultimi anni. Un fenomeno che contrasta l’usura, e che nel contempo tiene a distanza clienti e istituti bancari. Lo scelgono sempre più consumatori, per via dei tassi di interesse ridotti. Il Social lending ha una peculiarità. Il tasferimento viene emesso in maniera rapida e sicura. Sono sempre di meno i prestiti concessi dalle banche alle famiglie e alle imprese, come testimonia un’indagine condotta dalla Cgia di Mestre.

Secondo il segretario Giuseppe Bortolussi,

Oltre agli effetti della crisi economica e al calo della domanda di credito, tale riduzione dell’erogato è stata causata anche dal deciso incremento delle sofferenze bancarie

Vi è inoltre da tenere in considerazione l’elevato rischio di cadere in mano ad usurai. Un fenomeno, quest’ultimo, difficile da quantificare e da arginare.

Se dunque gli istituti creditizi non sono più propensi a concedere prestiti, nel momento in cui i cittadini ne hanno ancora bisogno ancora una soluzione consiste nel riporre affidamento sul social lending. Si tratta di un sistema di finanziamento mediante il quale i privati effettuano prestiti a privati incontrati sul web. C’è da sottolineare che il tutto avviene per mezzo di tassi vantaggiosi e con tutta la sicurezza messa a disposizione dal monitoraggio di piattaforme autorizzate dalla Banca d’Italia.

Nello specifico, il social lending si configura come un prestito personale emesso da privati ad altri privati su una determinata piattaforma Internet. Avviene in effetti su specifici siti web. Non sono dunque coinvolte le banche e le piattaforme standard.