Zurich aderisce al Patto per i Giovani: agevolazioni sulla RC

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Giovani; ovvero, tutti ne parlano e nessuno ci pensa. Già, a “tastare il polso” delle nuove generazioni sembra che tutto sia marcio, e lasci intravvedere scenari foschi per il futuro: “I giovani sono bulli”, oppure “Non hanno il coraggio di separarsi dalla mamma” e altre simili sono considerazioni molto diffuse, specialmente nel mondo dei mass-media. Non è dato a sapere se, davanti a certe affermazioni, la “categoria” provi scoramento rabbia o disinteresse, resta il fatto che esiste ancora – e per fortuna – anche in questa Italia che “Non è un paese per giovani” qualcuno che crede nell’azione educativa a monte, e non solo coercitiva a valle, e perciò ha predisposto delle misure vote a valorizzare la qualità delle nuove generazioni.

È il caso del gruppo svizzero Zurich, attivo anche nel magmatico panorama delle assicurazioni in Italia, e della sua adesione al cosiddetto “Patto per i giovani”. Non solo stragi del sabato sera, guida in stato di ebbrezza quando non sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: i giovani sono anche quelli che vengono maggiormente tartassati dalle compagnie, che gli impongono (specie a coloro che non possono far ricorso alle disposizioni contenute nel decreto Bersani sulle liberalizzazioni) premi elevati a fronte di un solo supposto rischio maggiore.

Perché invece non premiare i comportamenti virtuosi? Perché un giovane che ha superato la soglia dei 22/24 anni deve pagare una RC auto elevatissima anche quando nei 4/6 anni di patente già trascorsi ha dimostrato di essere capace di schivare i pericoli ed evitare di cacciarsi nei pasticci? Con “Patto per i giovani” Zurich, su “imbeccata” di ANIA, Polizia Stradale ed alcune associazioni dei consumatori, offre sconti significativi ai giovani tra i 18 ed i 26 anni proprietari di autovetture, ciclomotori e motocicli ad uso privato. Perché è vero che l’educazione funziona, e la coercizione sarebbe efficace (specie se fosse efficiente…), ma un sistema che preveda incentivi economici per i comportamenti virtuosi funziona certamente meglio di entrambe queste strade…